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Lo Yoga delle origini

Molte persone non hanno un corpo sciolto ed elastico e, tra l’altro, anche se hanno iniziato a praticare lo Yoga, non riescono a farlo frequentemente.
Se questo è ciò che vi accade, fate le vostre pratiche con cautela, senza forzare, tenendo presente che il corpo ha bisogno di tempo per tornare a essere elastico, senza traumi e senza sensi di inadeguatezza.

Non scoraggiatevi se vi sentite legati, arrugginiti, anche se fate moto, dovete sapere che il lavoro dello Yoga sulla muscolatura e su tutto il corpo è molto più profondo di quanto si possa attuare durante una passeggiata, una nuotata o altro.
Non vi dovete però preoccupare, riprenderete facilmente la scioltezza sperata.

LA FORZA DELLO YOGA

Bastano alcune lezioni di Yoga, e qualche seduta di meditazione, anche solo una o due volte la settimana e il vostro corpo tornerà come un tempo, perché il corpo non smette di imparare anche quando riposa.

Lo Yoga ha una grande forza che agisce sia a livello fisico sia a livello psichico.

Hatha significa potenza, equilibrio, ma esprime anche la polarità dell’essere umano. Ha significa infatti Sole, Calore, Terra. Tha significa Luna, Freddo, Cielo. Il termine Yoga vuol dire aggiogare, dominare, legare.

Hatha Yoga significa equilibrio e unione dei due opposti”

Gli esercizi Yoga hanno dunque il compito di equilibrare e dominare le forze contrapposte del nostro organismo. Sarebbe molto importante praticare con costanza, anche pochi minuti ogni giorno, e la salute, la pace interiore, scaturiscono naturalmente. Comunque, se non vi è possibile, non createvi inutili sensi di colpa, altrimenti la nostra pace interiore si annulla.

Sì ho parlato di pace interiore, ma non pensate allo Yoga come a una religione perché sarebbe un concetto erroneo. Lo Yoga è una via per la realizzazione della persona, che può essere ugualmente percorsa da credenti e non credenti, seguaci di ogni confessione, senza entrare in conflitto con il proprio credo e le proprie idee.

IL GURU E IL DISCEPOLO

Lo Yoga viene trasmesso da maestri, Guru, ai discepoli.
Gu significa oscurità e ru significa luce. Pertanto il Guru dovrebbe rimuovere l’oscurità e portare la luce nella vita del discepolo.

Nell’India antica il discepolo viveva a stretto contatto con l’insegnante e lo serviva con devozione e in questo modo assorbiva il sapere e la conoscenza del suo maestro divenendolo a sua volta.
L’insegnante aveva il dovere di trasmettere la conoscenza al suo discepolo come a un figlio e di dargli la possibilità di camminare da solo.

Deludenti sono quei maestri che non vogliono dare la conoscenza, ritenendola cosa loro. Che non favoriscono la crescita dei loro allievi. Che consegnano la scienza dello Yoga con il contagocce. E deludenti sono anche quegli allievi che stanno vicino al maestro solo per prendere. Perché è dallo scambio che nasce la conoscenza.

A dire il vero, tutti gli esercizi fisici dello Yoga vengono descritti nei vari testi classici alla portata di tutti, ma sappiate che, le esperienze, le istruzioni precise per l’esecuzione degli esercizi, la filosofia, la scienza dello Yoga vengono trasmessi dai maestri che li evolvono continuamente. Ma l’importante è che siano maestri privi di egocentrismo e di forza centripeta e allievi privi di egoismo e colmi di gratitudine, solo così ci può essere trasmissione.

Altrimenti anche lo Yoga trasmesso e ricevuto si sporca, diventa sterile. Solo con l’amore da ambo le parti e il non attaccamento si può dire che, lo Yoga, sebbene legato alla tradizione sia una scienza viva.

Hari Om Tat Sat

MahaMandaleshwar Pandit Yogacharini
Emy Blesio

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